Qui però c’è poco da divertirsi: il Reuma Park somiglia piuttosto a un carcere di massima sicurezza con tanto di cecchini che sorvegliano l’uscita: se provi a scappare ti sparano. E come in ogni carcere che si rispetti, anche qui non manca l’aguzzino: Ludmilla, la temibile infermiera russa taglia XXL.
Giacomo passa le sue giornate in sedia a rotelle, attaccato a flebo di Barbera, gira con una pistola giocattolo e odia tutti; Giovanni ha la memoria che fa cilecca e parla con i piccioni e i pesci rossi (ma non ha perso la passione per le procaci infermiere); Aldo, dopo un lunghissimo viaggio in auto dalla Sicilia, viene abbandonato lì dai figli proprio la mattina di Natale.
Arresi? Perduti? Tutt’altro: la notte di Natale, mentre al Reuma Park si fa festa con ospiti a sorpresa, musica, tombolata e panettone, il trio ricomposto mette in atto una rocambolesca fuga a suon di petardi, lanciarazzi e fuochi d’artificio. Verso dove? Giacomo ha un sogno, Giovanni ha una barca e Aldo ha il solito travolgente entusiasmo. La notte di Natale tutto può accadere, anche imboccare i Navigli di Milano per raggiungere Rio de Janeiro.